Pressoché ad ognuno di noi, prima o poi nella vita, sarà capitato di misurare la febbre con un termometro tradizionale.
Ma cosa intendiamo esattamente con questo termine, e quali sono i pro e i contro di un termometro tradizionale?
Con questo termine intendiamo il classico termometro in vetro, con scala della temperatura graduata, simile in tutto e per tutto al vecchio termometro a mercurio, non più in commercio e vietato per legge dal 2009.
Questa tipologia di termometro contiene una sostanza chiamata non inquinante Galinstan, che di fatto ha sostituito il mercurio garantendo medesima precisione e la massima praticità.
Questa tipologia di termometri è tipicamente utilizzata per rilevazioni ascellari (con tempo di attesa 4/5 minuti) ma può essere impiegata anche per la misurazione rettale.
I punti di forza di un termometro tradizionale per misurare la febbre
Garantisce una rilevazione della temperatura precisa
Ha solitamente un prezzo contenuto che oscilla da circa 5 a 10 euro
È un termometro versatile e può essere usato in varie sedi, sia per la misurazione rettale che per quella ascellare.
I contro di un termometro tradizionale
Le caratteristiche costruttive lo rendono fragile, in caso di caduta si rompe con facilità
Per misurare la temperatura corporea correttamente servono circa 4/5 minuti, un tempo certamente accettabile ma di gran lunga superiore a quello impiegato dai termometri digitali.
Non sempre la lettura della temperatura è semplice a colpo d’occhio.
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